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sariis), che banchettano insieme agli inquisitori: „1 — Altrove ancora: “ Non si può certamente credere incorrotta la giustizia di quell’inquisitore, il quale dopo avere esaltato l’animo dei Villani contro le streghe per mezzo dei suoi [cagnotti], promette che, chiamato da loro, verrebbe a bruciare la peste. Manda innanzi alcuni esattori, che di porta in porta gli raccolgano una ricca colletta colla quale vengagli dato come una caparra e fatto un invito. Dopo aver raccolto questo danaro e trattato un paio di processi, e dopo avere esaltate anche più le menti col racconto dei delitti e delle macchinazioni, che erano state confessate dalle incenerite, simula di volersene partire, ma frattanto studiosamente cura di venirne impedito da’ suoi esattori, che consigliano altresì una seconda colletta per trattenerlo ancora, affinché estirpi dell’altra zizzania; fino a tanto che, smunto il villaggio per quanto era possibile, egli si porta in altro luogo e colla medesima industria empie il sacchetto.2 „ — Nei paesi tedeschi tanto era diventata spudorato il mercato che si faceva delle vite umane, che il canonica Loos disse, avere gli inquisitori scoperto una nuova maniera d’ alchimia colla quale convertivano in oro ed argento il sangue delle loro vittime.3 Per il resto in certi luoghi gli inquisitori ot-


  1. Idem, Dub. 9. — Circa ai sacerdoti de’ quali si servivano i persecutori delle streghe per confortarle, e cavar loro di bocca la confessione dice lo stesso dotto e pio autore: “ Interim et tum et jam ante submittuntur sacerdotes imperiti, impetuosi, lictoribus ipsis importuniores. Horum officium est eo usque miseram omnibus modis divexare, dum se tandem, sive sit seu non sit, ream fateatur. Ni id faciat, salvari simpliciter non posse clamant, nec sacramentis muniri. Ne vero sacerdotes sedatiores, doctioresque, et qui fœni aliquid in cornu ac in corde salis gestent, admittantur, expressissima cantio est, uti ne quisquam alius ad custodias accedat, qui advocare, aut Principes erudire possit. „ (Op. cit. Dub. 51). — Lo stesso poi al Dub. XXX. 2, narra: “ Gloriantem nuper Judicem audiebam cum diceret,... in neminem adhuc hactenus capitali pœna animadverti jussisset, nisi quem prius a confessario intellexisset in culpa versari. „
  2. O. c. Dub. 16.
  3. Cornelio Callidio Loos (Looseus) fu uno dei primi che strenuamente combatterono a viso aperto contro l’iniquità de’ processi fatti alle stre-