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necessario togliere di mezzo, si per loro punizione e sì per dare un salutare esempio ai tristi — secondo la teorica ed il frasario di certi criminalisti de’ quali non s’è forse ancora spenta del tutto la razza. Per altro rispetto, la salute della cosa pubblica non esigeva forse piuttosto che venissero bruciati dieci innocenti, di quello che un colpevole sfuggisse alla meritata pena? La lassezza e la mitezza dei tribunali non avrebbero e tolto loro il credito e fatti più audaci i malvagi? — Ogni sentimento di misericordia, d’altronde, era attutito dalla frequenza dei tristi spettacoli ai quali numerosissimo accorreva il fiero popolo cui — prima di mandare al rogo i condannati — si solevano narrare gli spaventosi delitti che avevano confessato!

Che se ci voltiamo da un’ altra parte, la moltiplicazione straordinaria dei processi fu grandemente aiutata dalla assurda ed immorale forma della stessa procedura.1 — La irresponsabilità del denunziatore, il cui nome era coperto da un velo quasi impenetrabile, in un tempo nel quale la corruzione e l’ atonia del sentimento morale erano certo pari alla ignoranza ed alla superstizione, per necessario deve avere sciolto ogni freno alle basse passioni dell'invidia, della gelosia, dell’inimicizia, dell’ odio, ed alla sete della vendetta. — Una parola fatta correre ad arte fra la gente, o sussurrata all’orecchio d’ un delatore, d’ un birro, o affidata ad una denunzia, magari anonima, o fatta mettere a protocollo dal notaio del malefizio, — e si era liberati senza pericolo da un molesto vicino, da un fortunato concorrente, da un incomodo rivale, da un pauroso avversario, da un potente che vi avesse offesi.2 — Ne vuolsi tacere, che i processi generavano i processi; però che l’inquisitore doveva fortemente insistere presso l’inquisita, onde indicasse i nomi de’ suoi compagni. E qui o il malvolere o la irresistibile violenza de’ tormenti


  1. Vereri incipio, imo sæpe ante sum veritus, ne prædicti Inquisitores omnem hanc sagarum multitudinem primum in Germaniam importarint.... „ (Spee, o. c. Dub. XXIII, 5).
  2. Abbiamo dallo Spee (o. c. Dub. XXXV. 1), che un certo ufficiale, messo in accusa per abuso di danaro, onde vendicarsi brigò sotto mano ed ottenne, che si mandasse nella città, dov’ era, una commissione d’inquisizione contro le streghe.