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48 i processi

tutti gli ufficiali dello stato di prestare ogni possibile aiuto ai Domenicani contro tutte le opposizioni che trovassero.1

Con che dovrebbero stare contenti coloro i quali accusano Innocenzo VIII d’aversi voluto inframmettere nelle cose giuridiche della Germania, tanto più se considerino, che dove colà regnarono dopo il 1484 principi umani, giusti e prudenti, dove non si ebbero giudici fanatici, crudeli ed affamati di oro, là procedettero le cose secondo ragione, data l’indole e la civiltà de’ tempi, mentre per contrario la persecuzione contro le streghe fu feroce (e quanto!) anche in paesi protestanti, ne’ quali i decreti pontifici non avevano forza di legge e la S. Inquisizione non era mantenuta da Roma. Ad ogni modo è cosa provata, che il periodo più funesto della persecuzione principiò circa 30 e più anni dopo l’84, e solo quando il“ Corpus juris „ contro le streghe — cioè il Malleus maleficarum — diventò la “ Guida Ufficiale „ degli inquisitori, laici ed ecclesiastici.

Ma lasciando da parte le considerazioni generali, ritorniamo agli inquisitori di Germania. Lo Sprenger e l’Iustitore corazzati del documento di che abbiamo parlato, ricominciarono con raddoppiato zelo la loro opera di distruzione. E si sa dello Sprenger, che egli nel giro di cinque anni, a Ravensburgo e nella diocesi di Costanza, mando al rogo 48 persone per crimine di stregheria. Dell’Iustitore sappiamo, che venuto ancora nel 1454 nella diocesi di Bressanone, il vescovo d’allora, Golser, ve lo accolse abbastanza bene. Ma in breve l’opera dell’inquisitore sollevò nel popolo e fino alla corte di Sigismondo conte del Tirolo, tali dispiaceri, tali discordie e tali tumulti, che il Diocesano gli scrisse e tornò a scrivergli: se ne parta, ritorni al suo convento e quanto più presto tanto meglio: lui non avere più bisogno dell’opera sua, perchè intendeva di fungere esso il suo dovere ed il suo uffizio di vescovo. — Ma per intendere meglio da una parte quale uomo fosse l’Iustitore, dall’altra come il vescovo Golser potesse avere il coraggio di cacciar dalla sua diocesi è mestieri lo che si sappia, che alla corte dell’arciduca Sigismondo era stata ordita una iniqua


  1. Riferito per estratto nella approvazione data dalla facoltà teologica di Colonia al Malleus maleficarum.