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contro le streghe 15

lavano l’aria, la superficie e le caverne della terra, le acque, il fuoco, le case, i campi, i monti, i deserti, — ogni cosa, in una sola parola. — — Questi spiriti o genî erano in continuo contatto coll’uomo, dalla nascita alla morte, favorendone le fortune, cagionandogli le disgrazie. La credenza negli spiriti, che formavano come un anello di congiunzione tra il mondo materiale ed il mondo immateriale, non cessò tra’ popoli settentrionali coll’introduzione del cristianesimo, ma durò per vari secoli; e tanto è vero, che le diverse famiglie umane alterano la forma delle loro avite credenze solo procedendo a minimi passi, che anche oggi, come nella bassa Italia il volgo crede al malocchio e alla jettatura, cosi in Germania non vi ha ancora perduta ogni fede negli spiriti. — Questo premesso, produrrò qui, compendiandole, le ragioni per le quali i fratelli Grimm già avanti 50 anni e più credettero indiscutibile il fatto, che la stregheria abbia avuto le proprie radici nella costumanza, nelle credenze e nelle leggende tedesche.1

Viene da loro anzitutto osservato, che quando il cristianesimo penetrò in Germania vi si conoscevano, e ab antico, e la magia ed i maghi, ed in ispecie le maliarde; e quindi acutamente assodato, che la stregheria stava in istretto collegamento e colla credenza nel regno degli spiriti da una parte, e coi sagrifizi e colle adunanze dall’altra. I tempi ed i luoghi de’ convegni delle streghe coincidono con quelli delle feste, delle assemblee popolari e dei giudizi alemanni; le streghe che si affaccendano di notte, armate di forche e di cucchiai, intorno alla bollente caldaia, sono un ricordo delle operazioni che si facevano per l’estrazione del sale. Quanto a’ convegni delle streghe i Sigg. Grimm ne spiegano la genesi cosi:2 “ Quand’ anche il maggior numero dei tedeschi fosse già convertito alla nuova religione, il cristianesimo, singole persone rimasero per qualche tempo ancora fedeli all’antica, ed in segrete conventicole celebravano i riti pagani. La notizia di questi sacri convegni (Heidinnin) venne sussurrata tra’ cristiani; alle vociferazioni si mescolò la demonologia avita; e i fatti e la fantasia poi crearono la favola della tregenda e

  1. Deutsche Mythologie, pag. 587 e seg.
  2. Ibid. p. 593.