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88 | PANEGIRICO |
più sicura e sola dignità veramente orrevole all’uomo, di farsi e di essere cittadino di roma. E, per esserlo egli con securtà e diletto, un tanto bene a tutti gli uomini del romano imperio viventi, e nei futuri tempi ai più lontani nepoti, sotto custodia di ben restituite leggi, assicurava.
X.
A così immensa gloria aggiungerai, o Trajano, un bene non minore di essa; un prezioso dono dai celesti Numi accordato soltanto alla virtù, ed ai generosi e liberi petti. Ripatriata per te in Roma la finora proscritta santa amicizia, tu, benchè stato principe, cittadin divenuto, ne gusterai quella non pria conosciuta reciproca divina dolcezza; di manifestare interamente il tuo core, e vedere apertamente l’altrui; di dire il vero, e di udirlo.