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DI PLINIO A TRAJANO. | 77 |
delle sostanze mie, non tremo che spogliati ne siate; nè voi, donzellette, dal fianco dei dolci ed amati mariti disvelte: non l’ossa mie perturbate, e disperse: non la mia fama, che assai peggio pur fora, calunniata e ritolta.»
Là veggo il ricco, non più tremante, non più sollecito nel custodire e nascondere i suoi tesori; che se male acquistati non sono, intatti glie li serberanno le leggi: in vece che i passati principi non contenti di spogliarnelo affatto, anco la vita e la fama, sotto il velo di apposti delitti, iniquamente gli toglieano.
Quà il povero con innalzata fronte rimiro passeggiarsene pel foro, dalla oppression dei potenti securo; e, dal passato avvilimento e timore, nobile sprone all’inacerbito suo core s’è