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DI PLINIO A TRAJANO. 75

della patria (or che patria può dirsi), il verace valore, l’emulazione al ben fare, l’ardente divino furore di acquistarsi con chiare opere eterna la fama. Incese veggio, incenerite e spianate quelle insultanti moli, che sopra il Palatino torreggiano, già destinate ad albergo di assoluto signore. Trajano è il primo ad abbatterle; ed in privata magion ricovrandosi, di ben altra grandezza ei fa pompa, che non quei superbi vili signori nel fare dei loro immensi edificj orgoglioso velo alla lor nullità. Quell’alto seggio, da cui nel senato ei mi ascolta, egli primo comanda, che agli altrui si pareggi: ben certo è Trajano, che fra gli altri sedendosi, non sarà perciò mai fra gli altri confuso.

Al grido, che tosto la rapida rimbombante fama di sì maraviglioso cangiamento fino all’estremità