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DI PLINIO A TRAJANO. | 57 |
verace amore de’ suoi cittadini il dovrebbe; non all’altezza del grado, non alla insolente baldanza degli eserciti, non al terrore de’ suoi eguali.
E, per appresentarti finalmente, o virtuoso egregio uomo, il più alto e ad un tempo il più dolce termine della tua gloria, avverrà forse anco, che la invidia, peste non estirpabile mai, tenterà di lacerarti, e di nuocerti. Tu forse, ridivenuto privato, ti udrai con irriverenza licenziosamente biasimare; ma all’ombra delle leggi per te in forza e venerazione tornate, godrai tu tranquillo della inesplicabile gioja di essere uomo fra uomini; e, dai pochi, liberi, aperti, e non tremanti nemici, verrai a conoscere ed accertarti, che i molti ammiratori, veneratori, ed amici tuoi, mentiti oramai più non sono. Tutte in somma, ed in te, e per