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32 PANEGIRICO

da essa acquistato nel governarla ti sei, che Roma nessuna felicità sua in conto alcuno terrebbe, se, prima che ad essa, vantaggio, grandezza, ed eterna fama ridondare non ne dovesse a Trajano.


IV.


Dai meriti nostri vive cagioni ritrarre; per cui indurre ti debbi a restituirne libertà, non mi sarà così lieve. Ma pure, prima, e potentissima cagione sia, e da bastar quasi sola, il desiderarla ardentemente noi tutti; possente ragione per meritarla. E non creder tu già, che io, nel dir libertà, altro intendere presuma, fuorchè di sempre obbedire a Trajano; cioè alle leggi, di cui egli sarà osservatore e difensore; ma che, cessando egli poi, possono nella persona di un altro potente quant’esso, un