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30 | PANEGIRICO |
tra, l’obbedienza, l’amore, la gratitudine, se tu pervieni a disgombrar la tua mente da quel funesto pensiero, che infino che l’assoluto comando tu serbi, dubitar sempre, e giustamente, ti lascia, se a te, o alla potenza tua, ossequio sì sterminato tributasi. Ad alta, ma a certa prova, tu metti e Roma, e te stesso.
Nè io, per consigliarti un così magnanimo atto, alcuna particolar gloria a me stesso procaccio; nè un atomo pure della tua ne detraggo. Il mio pensiero è il pensiero di tutti; l’ardirtelo esporre, non è del mio coraggio la prova, ma della virtù di Trajano sublime. Un principe, a cui si osa proporre di estirpar da radice il principato, assai apertamente e generosamente pur debbe essersi già manifestato aver egli di cittadino vero, e non di principe, l’animo. Tale tu