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DI PLINIO A TRAJANO. | 23 |
III.
Nè altra ragione posso io far precedere a questa; che la cosa essendo grande in se stessa, degna ella è di Trajano. Al principe nessuna altra cosa da acquistarsi rimane, se non chiara fama. Il rimanente tutto in copia possiede, e soverchia a lui forse. Da quell’abbondanza stessa il fastidio, e la cagion per lo più, che nel seno di torpido ozio, di se medesimo immemore, egli perde ogni amore di gloria; o che, dalla sazietà stimolato, di acquistarla proccura per vie fallaci, non ragionevoli, e al pubblico dannose non men che a se stesso. A Traiano una comune gloria non può bastar mai; ed ogni gloria è comune fra i principi, fuorchè la inaudita finora, di essere i fondatori o restitutori di libertà.