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riverentia che hanno alla loro età, & alla speranza che hanno nella loro secretezza, l’Anguillara quivi ancora va ampliando il poema di Ovidio con le sue vaghissime rapresentationi; come questa di Pomona nella stanza, Ella non ama il bosco, il fiume o ’l lago e nelle seguenti insieme con la cura che si pigliava di non si lasciar cogliere a i lascivi sguardi dell’inamorato Vertuno; ne meno al variar delle sue forme, le quali tutte sono felicissimamente rapresentate dall’Anguillara insieme con la forma della vecchia, e le parole sue in faccia di Pomona che si leggono nella stanza, Mentre ’l suo bel giardino attento e fiso. Bellissima è ancora quella conversione alle donne, che è nell’ultimo della stanza Ma non pero veggo io che questo essempio insieme con quella che fa ritornando le sue parole verso la sua amantissima Pomona, nella stanza, Ahi che de si divino, e bel sembiante.

La morte di Iphi, per l’ingratitudine di Anasserete ci fa vedere quanto sieno vehementi le fiamme d’Amore, poi che spingono gli huomini a tanto estremo dolore che s’ammazzano da se stessi; e tutto che siano vehementi e grandissime, non è però che non sia di gran lunga maggiore l’ingratitudine delle donne; poi che hanno il cuore cosi agghiacciato, che non lo possono riscaldare ne lunga servitù, ne lettere, ne ambasciate, ne suoni, ne canti, ne qual si voglia cosa che si faccia per piacer loro; rapresenta felicemente quivi l’Anguillara l’amore di Iphi, e i modi che tiene per riscaldare il ghiaccio della crudelissima donna, come si vede nella stanza, Se ’n va di notte innanzi alle sue porte insieme con le seguenti; come rapresenta ancora la morte, e le ultime parole dette alla ingratissima donna, nell’ultimo della stanza, Hai vinto, hai vinto, Anasserette hor godi insieme con il pianto della infelice madre di Iphi nella stanza, La sventurata madre alza la voce.

Nel tradimento di Tarpeia che introduce i Sabini corrotta da doni nel Campidoglio, si conosce quanta forza habbi ne gli animi delle donne l’avaritia, poi che le spinge ancora a tradire la patria, il padre, e la propria famiglia, del quale tradimento n’hebbe il meritato castigo da i Sabini, che l’amazzarono con quelle braccia; con la vittoria delle quali ella doveva ornare il suo di oro, e di gioie.

Romolo fatto immortale, ci fa vedere che gli huomini di valore rimangono per sempre vivi nella memoria de gli huomini, perche la morte non ha, ne giamai haverà potere contra il valore.