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Il dono che fece Diana poi a Procri del Cane, e del Dardo che non feriva giamai in vano; con il quale amazzò il fiero mostro che scorreva la Beotia; significa il cane la fedeltà, che deve sempre la casta moglie in tutti i tempi al marito, non si lasciando vincere da alcuna sorte di passione a fargli alcuna maniera di dishonore; non essendo animale alcuno piu fedel’all’huomo del Cane. Il dardo poi, che non ferisse mai in vano, e che amazza, e spegne la dishonesta lascivia, figurata per il mostro, che è una Volpe, perche l’amore dishonesto va sempre con inganni come va la Volpe; hà il dente di Lupo, perche ferisce di modo l’honore con rabbia come fa il lupo, che vi rimane sempre il segno: ha poi l’occhio del Cerviero perche mira lontanissimo come possi condur’a fine le sue dishoneste voglie, e poi crudele perche con quella furia arabiata trahe di maniera gli huomini fuori della ragione, che non lasciano di commeter qual si voglia abominevole crudeltà; e poi agile perche gli alterati da questa passione vanno per tetti, e per luoghi pericolosissimi con ogni securezza d’animo.
Che Cephalo poi amazzasse la cara mogliera con il dardo che non feriva mai in vano, che veniva spinta dalla gelosia a vedere qual fosse quell’aura chiamata con tanta instantia dal marito significa che la poca prudentia guida altri il piu delle volte a cercare quello che non vorrebbero trovare; onde vi rimangono poi morti dalla passione che rinchiudono in se stessi, di haver follemente creduto all’altrui parole, e dal dardo della continentia.