Pagina:Otto mesi nel Gran Ciacco. Viaggio lungo il fiume Vermiglio di Giovanni Pelleschi.pdf/84

78 parte prima

giuoli e il nostro vitto è raccomandato alla semplicità dei pesci e di qualche gallina di bosco caduti nei nostri lacci, e siamo nel deserto, tra i selvaggi ora miti, ora feroci, ora perfidi… figuratevi dunque con quanto cuore accogliamo il soccorso preparato, ma aspettato per più tardi… Ancora un poco e sopraggiunge un alfiere con due sott’ufficiali ed altri. Mandiamo il canotto, e si approssimano a salire nel bastimento… Ma che è? sento uno stringimento forte, ma forte, al cuore; vedo al lato dell’alfiere il ladino, che già soldato, ha disertato due volte, ed ora per la terza si trova nelle mani di chi domani può fucilarlo. Son quaranta giorni che fa quasi vita con noi; disertore, si cacciò tra gl’Indiani, ne apprese la lingua in tre anni di dimora tra loro e ci ha servito fedelmente tutto questo tempo. Fu in grazia sua che, impediti di proseguire dopo una navigazione di quaranta giorni, potemmo ottenere dagli Indiani suoi amici come mandare un espresso alla frontiera cristiana, distante per terra cento leghe, per chiedere soccorso, che ci è giunto dopo altri trentasei giorni… E poi egli mi è stato maestro di lingua indiana per tutto questo tempo!… ah! potessimo salvarlo!...................

Povero Faustino! ti nocque la nostra pietà! per essa ti sottraesti al gastigo, che tu dovevi alla disciplina militare, ma che pure ti avrebbe restituito alla società a cui anelavi appartenere, e per essa fosti serbato a cadere vittima della gelosia feroce dei tuoi compagni non battezzati! Invidi dell’affetto che noi tutti ti tributavamo, e dei doni che ti regalavamo, benchè tu generoso e seguace di lor costume, ne facessi partecipi loro e la tua compagna, figlia di loro stirpe. Timorosi che tu perdessi l’uguaglianza, che è lor si cara, vollero spengerti; e dapprima ti trafissero con dardi; poi, quali fiere, ti sgozzarono, già inabile a resistere, ma pur consapevole del supplizio e sofferente. Non sazi ancora, incrudelirono empii sul tuo cadavere, che appesero pei piedi, dopo recisa dal busto la testa, desti-