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68 parte prima

gingillare con qualche ventaglio o che so io, se le cacciano sopra le mammelle, che fanno così il servizio di mensole alle braccia sovrapposte e riunite.

Parrebbe che un tal costume dovesse allungarle molto, ma non è così. Le mammelle sono larghe sì, ma basse e rette finchè giovani; e dopo expertae virum e allattata qualche creatura si aggrinsiscono e rattrappiscono di un modo veramente antiestetico. E notate che invecchiano presto qua, donne e uomini, e muoiono presto, e si deve attribuire a questo la mancanza in generale di capellature canute, benchè vi sieno faccie e corpi incartapecoriti così, che parrebbero di persone vecchie quanto Matusalemme.

Ho notato questa circostanza del petto perchè si sa che in altre regioni, secondo quanto si dice, le donne quando allattano scaraventano addirittura per dietro il capezzolo alla creatura portata in ispalla! Qua di certo non è così.

Le donne hanno il capello, come gli uomini, abbondante, crinoso e liscio; lo portano discretamente lungo, ma non lunghissimo, in parte perchè glielo accorcia l’arruffatura, la quale lor serve anche per difendere gli occhi e la fronte dal sole, in parte perchè se lo tagliano.

La tagliatura sia dei capelli che della barba, se la fanno colle mascelle di un pesce detto palometa, le quali portano denti acutissimi, che sembrano disposti in doppia fila, e che si intercalano rispettivamente gli inferiori con i superiori.

La palometa, la raya e il yacaré sono lo spavento di coloro che si bagnano in questo fiume e nelle lagune e madrechoni che ne dipendono. La palometa azzanna e stacca pezzi di carne, e può conciare pel di delle feste, come fu fatto a quel frate troppo lussurioso del Ricciardetto; un pesce ovoidale e stiacciato che sta ritto sul filo; la raya o razza è circolare e chiatta, ed ha tre punte alla coda, delle quali la centrale punge e ferisce dolorosamente e pericolosissimamente, quando l’animale pestato rovescia la coda e dà una frecciata: ve ne sono di