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XIX
MEDICINA
el Ciacco vi sono medici e medichesse, ma pochissime medicine, e la cura è interamente empirica, per ignoranza e per superstizione di quegli abitanti.
Può meravigliare che nel Ciacco non sieno stati trovati rimedi dai suoi selvaggi abitanti, eppure è così, dovuto in parte alla scarsezza della loro intelligenza, ma sopratutto alla loro superstizione riguardo alle malattie.
Essi credono in fatti che una malattia sia prodotta da un ahót, che è entrato dentro la persona: non si tratta dunque che di cacciarlo con una stessa maniera, quella degli scongiuri.
Ne segue, che i medici non possono essere che i loro maghi, o preti, o come si voglia dire. Questa stessa loro superstizione è del resto una conseguenza del bisogno che ogni uomo prova di liberarsi di un male presente e della ignoranza loro sul modo di raggiungerlo. Una buona dose di malizia innata nell’uomo, è il mezzo tra l’ignoranza e la superstizione.
Nondimeno essi si accorgono della mancanza di rimedi reali e della superiorità in ciò dei Cristiani, a cui hanno una grande fiducia come medicatori, mentre a sua volta la plebe cristiana ne ha molta nei suoi fattucchieri.