Son del nostro cervello, affè lo Stato
Vacilla.
stefano.
Mostro, servo mio, tracanna
Quand’io te lo comando. Entrati gli occhi
Ti son quasi nel capo.
trinculo.
E dove, in grazia,
Tu li vorresti? Un mostro assai bizzarro
Saria, se gli occhi nella coda avesse.
stefano.
Annegata nel vino è la favella
Del mostro mio. Che me lo stesso mare
Possa annegar, non credo. Io, ve lo giuro
Per la luce del di, varcai nuotando,
Pria di giungere a proda, un trentacinque
Leghe. Tu mi sarai locotenente
E signifero, o mostro.
trinculo.
Un tentennino
Qual è mal porterebbe il gonfalone.
Meglio locotenente.
stefano.
Andar di trotto,
Ser mostro, non possiam.
trinculo.
Neppur di passo,
Ma chiotti sulla terra a mo’ di cani
Sdrajatevi e tacete.