Ed or (che Dio nol voglia!) un re mi credo.
Dirvi intendo con ciò che non vorrei
Patir questo vilissimo servaggio
Più d’un insetto che la guancia o il labbro
Mi venisse a ferir. Miranda! io v’apro
L’animo mio. D’allor che vi mirai,
Come schiavo a sovrana, a voi s’è volto
Tutto il mio cor; chè ceppi al pie’ mi diede
Sol la vostra virtù. Se mi vedete
Boscaiol pazïente è sol per lei.
miranda.
Mi amate?
ferdinando.
O terra, o ciel! Voi testimonj
Siatemi; e i voti miei, se il vero io dico,
D’un evento felice incoronate.
Ma volgetemi in danno il ben che spero
Se menzogna è la mia. Miranda, io v’amo
Si, v’esalto, v’onoro oltre le cose
Tutte dell’universo.
miranda.
Io son pure folle!
Piango della mia gioja!
prospero.
O bello incontro
Di due teneri cuori! A piene mani
Piovi le grazie tue su questo amore
Nascente, o ciel!
ferdinando.
Miranda, a che piangete!