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274 la tempesta.

Più la difesa. Andiam!
                     (A Ferdinando.)
                                      Vo’ collo e piedi
Stringerti di catene. Acqua di mare
La tua beva sarà, lumache il pasto,
Buccie di ghianda ed aride radici.

                      ferdinando.
No, fin che il braccio non mi senta oppresso
Da più forte avversario, un tal governo
Voi di me non farete.
     (Cava la spada. Un incanto gli toglie ogni moto.)

                       miranda.
                                        O caro padre,
Non porlo a tali prove! ha cor ben nato
Quanto animoso.

                       prospero.
                           Oh come! al padre insegni?
                     (A Ferdinando.)
Nel fodero la spada! Oh ben le viste
Fai tu di spadaccin, ma non ardisci,
Perchè troppo colpevole ti senti,
Colpo ferir. T’arrendi! A disarmarti,
A far che il brando dalla man ti caggia,
Basta un tocco di verga.

                       miranda.
                                     Io ti scongiuro,
Padre!...

                       prospero.
                      Via, via di qua! non appiccarti