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coll’antichità della prosapia, nè di pretendere ai privilegi a quella concessi.

Erano Austriaci i timidi che vedevano nella plebe un serraglio di belve pronte a divorarli, per poco si allegerisse il giogo che su di essa pesava. Codesto giogo essendo assestato sul collo mediante il chiodo della ignoranza, quei paurosi abborrivano dalle nuove dottrine, che insegnavano essere la istruzione primaria un bene a cui tutti i popoli avevano un imprescrittibile diritto, ed il distribuirlo un sacrosanto dovere delle classi educate e colte; i superstiziosi, che attribuivano alle scienze ed ai scienziati la funesta azione di accendere l'ira divina, la quale poi non meno cieca a parer loro della collera umana, si riverserebbe per certo anche sugli innocenti, confondendoli tutti nella sodisfazione di una barbara vendetta. — Partigiani degli Austriaci altresì erano coloro che, ricolmi essendo di titoli e di onori, non sofferivano il pensiero di rinunziare ad essi, o di vederli ottenuti da chi non li aveva ricevuti nascendo. — Certa classe di ambiziosi, che adoravano il potere assoluto perchè ne avevano esercitata qualche frazione, o speravano di esercitarla un giorno. — Gli animi chiusi ad ogni dolcezza come ad ogni altezza di sentimenti, insensibili alle altrui sofferenze; duri, egoisti, intolleranti d’ogni verità, e principalmente di quelle che hanno per oggetto il sollievo e il lento perfezionamento delle plebi. — E per ultimo ai partigiani degli Austriaci ora annoverati si unirono a poco a poco tutti quelli ambiziosi della opposta parte, la cui ambizione non era stata sufficientemente accarezzata e soddisfatta.

Questi furono in gran numero. Ad essi si strinsero pure tutti i malcontenti del governo francese. I parenti di tante vittime che avevano versato il sangue loro per gonfiar maggiormente la insaziabile ambizione di un uomo. I cittadini smunti dalle ingenti e sempre crescenti tasse; gli artigiani respinti in una umiliante e rovinosa inferiorità dai rivali artigiani di Francia; i capi delle famiglie che attribuivano la rilasciatezza dei costumi della giovane generazione al cattivo esempio e alla comoda moralità dei Francesi.

Per dirla in breve tutti quei malcontenti che ogni governo, ogni regime produce inevitabilmente, per la semplicissima ragione che è impossibile contentar tutti, e che tutti vogliono e pretendono essere contentati. Questo accumularsi del malcontento italiano contro il go-