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nuti dal mezzodì ne sciolsero una gran parte, allora il sole agisce dappertutto con forza già in aprile, e il maggio si fa, come sogliam dire, valente. Un maggio caldo ma non troppo secco è il mese che assicura, non succedendo straordinarie disgrazie, quasi tutte le entrate dell’anno tanto in quantità che in qualità. Perciò è saggissima l’istituzione della Chiesa che ordinò le Rogazioni; e il Popolo tutto dovrebbe con raccoglimento intervenirvi, e pregare fervorosamente il creatore e provveditore Iddio, dal cui cenno onnipotente dipendono le piogge, i venti, la serenità, ed il caldo.

„Anche la estate risentesi un qualche poco della condizione in cui furono l’inverno e la primavera. Il caldo vi è temperato se ancor resta sulle alpi molta neve, perchè domina il vento, e frequenti sono le burrasche; ma se vi restò poca neve, e parte de’ ghiacci perpetui, che diciam vedrete, si va sciogliendo (e dico parte, perchè vetrete ce ne furono, e ce ne saranno sempre sulle più alte nostre alpi) esso, il caldo, si fa sentire forte, segnatamente nella bassa e stretta valle dell’Adige. In questa stagione sono per ciò a temersi due mali. Se queti sono i venti, e per la serenità dell’atmosfera il caldo è grande, continuando le nevi o le vetrete a farsi in acqua, l’Adige s’ingrossa, straripa, e inonda le compagne, ed oltre