Pagina:Osservazioni progetti e consigli risguardanti l agricoltura 1839.djvu/33

24


Non torna a conto, per mio avviso, coltivarne su li piani dove il prodotto è, per più cause, molte volte scarso, e sempre cattivo, e di vile prezzo, perché sul piano si può avere di meglio. Non torna a conto coltivar Viti a pergola, perché il prodotto in pochi luoghi vi matura bene, ed è soggetto a marcire, e perché le pergole costano assai, e rendono infruttuosi grandi tratti di terreno. Torna a conto coltivare Viti su le colline, e a filari, o, come tra noi si dice, a stregle, a scarozzi, perché dalle colline si può ricavare poco prodotto d’altro genere, perché tale coltura costa assai meno che a pergola, perché la minore quantità rende sicuro lo smercio, e perché la qualità migliore sostiene il prezzo, ed esclude la concorrenza.

Se i possessori di fondi volessero far bene i loro conti, e mettere in calcolo, oltre al già detto, anche le altre spese in locali, in botti, in manodopera, e le perdite in quantità, e qualità dei Vini, e gli scapiti provenienti dal dover vendere talvolta a credenza e a qualunque prezzo, si farebbero persuasi che seguendo le dette regole non se ne avrebbe alcun danno. Certo almeno mi sembra che facile sia procurarsi di tal danno, posto che fosse reale, compenso con usura. Lascio stare, che adoperando sulle colline sol pali brevi, e fatti con pezzetti di legno maturo, si verrebbe ad avere grande risparmio