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minciarsi tra noi qui e lì opere utilissime. Ed ove quelli che sanno esporre con chiaro e piano stile i loro pensamenti volessero per amore del pubblico bene mettersi a dettare le loro osservazioni, e farle in piccoli volumetti stampare, questi, costando poco, si divulgherebbero prestamente, se pur quelli che vi han obbligo volessero all’util opera dar mano. Quasi in ogni piccola terra vi è scuola per li fanciulli, e ai più vili enti si danno in premio de’ libriciuoli. Chi sceglie codesti libri? Non persone che sanno, e pel bene pubblico nutrono amore, ma i librai quasi sempre, ai quali si dice: Datemi per tanti fiorini libri ben legati che servano da distribuire per premii ai bravi scolari. Oh, chieggano i Curatori d’anime che sien donati buoni libri di solida e pura morale; ma i Direttori de’ Comuni, di accordo con essi, offrano anche in premio libercoli che trattano di cose agrarie ed economiche! Con questo mezzo se ne potrebbe difondere in poco tempo buon numero per tutto il paese; nelle famiglie de’ premiati, essendo i libri scritti come conviene, si leggerebbero con piacere, e il fine che gli scriventi si proponevano, si otterrebbe indubitatamente.

In queste operette dovrebbonsi nominare i luoghi e le persone che in quelli eseguirono agrarie operazioni immitabili. Da ciò verrebbe doppio vantaggio: i volonterosi di approfittare degli esempi si