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DI FRANCESCO REDI. 83

stata negata. Più violento dell’olio di uliva fu ad un’altra Vipera, il terribilissimo olio del Tabacco; imperciocchè avendola il valente Notomista Tilmanno ferita in pelle in pelle, su l’arco della schiena con un’ago infilato d’una agugliata di refe inzuppata di quell’olio, e trapassato il refe per la ferita, in meno d’un mezzo ottavo d’ora, dopo alcuni strani avvolgimenti, cascò morta, convulsa, ed intirizzata, come se stata fosse di bronzo, ed un momento dopo ritornò floscia, e pieghevole, come se due giorni avanti fosse stata ammazzata. Morte somigliantissima in tutto, e per tutto fece un’altra Vipera, a cui furono messe giù per la gola quattro, o cinque gocce del suddetto olio di Tabacco; ma se morì quest’ultima Vipera, non morirono alcune Anguille, a cui fatto il medesimo giuoco, furono in quell’istante gettate nell’acqua; e pure poco prima erano morte, ancorche gettate subito nell’acqua, molte altre Anguille ferite su la groppa con quell’istesso ago, che nella cruna avea il filo intinto nell’olio del Tabacco, e fu osservato, che queste