materiale, e rozzo; oltre che in tutti quanti gli scrittori, somiglianti piccolissimi nei agevolmente si trovano, e particolarmente in quelli, che molto anno scritto. Siamo tutti uomini, e per conseguenza soggetti all’errare; Solo Iddio è tutto sapiente, il che ben conosciuto dal modestissimo Pittagora con molta ragione rifiutando il nome di Savio, si prese quello di amatore della sapienza. Io lodo tutte le Sette de’ Filosofi, ed in tutte trovo molte cose, che svelata ci mostrano la verità, ma ve ne trovo ben’anche molt’altre, che con la verità, ne poco, ne punto s’accordano. Amo Talete, amo Anassagora, Platone, Aristotile, Democrito, Epicuro, e tutti quanti i Principi delle Filosofiche Sette, ma non sia però, ch’io voglia servilmente legarmi a giurar per vero tutto quello, che anno detto, o scritto, come lo fa giornalmente la più minuta plebe di molti protervissimi settarij, i quali per lo soverchio, e per dir così, rabbioso amore, che portano al capo della loro scuola, non vogliono udire opinioni contrarie a quella, e forzati ad ascoltarle, e