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OSSERVAZ. INT. ALLE VIPERE |
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è vicino al cascare, vicino al cascar dico, perchè vi sono Autori, che dottamente affermano, che ogni tanto tempo cadono, e rinascono i denti alla Vipera. Questi denti sono per di dentro voti, e accanalati, fino all’ultima punta, e gli anno veduti col microscopio i moderni scrittori, e senza microscopio veder’ anco si possono, quando son secchi, perchè leggiermente schiacciati si fendono per lo lungo dalla radice alla punta in tre, o quattro scheggiuole mostranti all’occhio l’interna cavità, la quale fu osservata ancora da gli Antichi, e particolarmente da Plinio, e dall’Autore del libro della Triaca a Pisone, allora, che disse, καὶ δὴ καὶ μάζας τινας` ἐπιδιδόντες ἐμφραττοὺσας τῶν ὀδόντων τὰ θρύμματα, καὶ ὀύτω τούτων ἀσθενῆ γίνεται τὰ δήγματα. Non credo però, che sia vero, che per essere internamente voti questi denti sieno il ricettacolo del veleno, e che per lo strettissimo forame di quelli schizzi nelle ferite, che fà la Vipera mordendo, perchè pigliandosi una Vipera, et aprendo a lei per forza la bocca, allorche se le scuoprono i denti, si scorge quel giallo, e pestilenzioso