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DI FRANCESCO REDI. 43

Com’ il vecchio sartor fa nella cruna.

Con tutto ciò non mi fù possibile il vederli, onde tengo fermissima opinione, che non abbia la Vipera questi tali canaletti dal fiele alla testa, se non quanto la pia meditazione di alcuni scrittori se gli sia immaginati. E me lo persuade il colore del fiele tinto d’un verde assai vivo, che pure dovrebbe facilitarne la veduta; Me lo persuade ancora il considerare, che il fiele, a giudizio del sapore, ha in se una piccante, e ruvida amarezza, dove quell’altro liquore, che gronda dalle guaine de’ denti ha un dolce insipido, e come di sopra ho detto, assai sull’andare di quello dell’olio delle mandorle dolci. Oltre che se vi è qualche piccolissimo canale, che vada dal fegato al fiele, è fatto per fare scorrere l’umor bilioso dal fegato alla vescica di esso fiele, e non dalla vescica alle parti superiori, ed acciò portar se ne possa tutta piena certezza, si prema la vescica del fiele, e si scorgerà, che è impossibile, che l’umor bilioso voglia salire allo ’nsù, e per lo contrario, se si preme allo ’ngiù a poco a poco si vede tutto gemere nelle budella.