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38 | OSSERVAZ. INT. ALLE VIPERE |
ΤΙΒΕΡΙΟΥ ΙΛΛΟΥ.
Κεμμάδος ἀρτιτόκου μαζοῖς βρίθουσι γάλακτος
Ηφονίη δακετῶν ἰον` ἐνῆκεν ἒχις.
Φαρμαχθεν` δ᾽ἰῶ μητρος` γάλα νεβρὸς ἀμέλξας
Χείλεσι, τον` κείνης ἐξέπιεν θάνατον.
Oltre al succhiar le piaghe, utilissimo ancora stimo essere, per consiglio di Galeno, fare una stretta legatura un poco lontana dalla ferita nella parte più alta, acciocchè col moto circolare del sangue non si porti il veleno al cuore, e tutta la sanguigna massa non se n’infetti. E non monta niente, che il legacciolo sia, o di lana, o di lino, o di seta, o di cuoio, perche fu dolcezza di buono, e semplice uomo, anzi di troppo superstizioso, quando Gilberto Anglico scrisse, che più giovevole era far la legatura con una correggia di pelle di Cervio. Sarà per tanto laudevol cosa il non prestar fede a simili bagattelle, e chi trova scritto in Plinio, in Aezio, ed in