se delle Vipere in vasi di vetro pieni di generosissimo vino di Chianti, e di altro vino fumosissimo di Napoli, e di Sicilia, ho sempre osservato, che vive si son mantenute a galla lo spazio di sei ore in circa, e quando per forza le ho tenute tutte coperte dal vino, colà sotto ancora si son mantenute un’ora, e mezza senza morire, ed alla per fine essendovi morte, ed avendo molti giorni lasciatevele stare ben serrata la stretta bocca de vasi, mi son chiarito, non esser vero quello, che raccontava Paolo Emilio Ferrallo, che cotali vasi si spezzino perlo soverchio calore delle carni Viperine la dentro macerate; e per conseguenza debol’, e cadente fondamento, è questo (ancorche messo in considerazione dal Severino) per determinare, che sieno di temperamento caldo questi serpentelli; de quali pur’anche vo dirvi, che più lungo tempo mantengonsi vivi sull’acqua, che sopra ’l vino, essendo i più sopra l’acqua arrivati al terzo giorno, e tenuti sott’acqua i più son campati lo spazio di dodici ore in circa, dopo ’l qual tempo essendo morti, ed aperti i loro ca-