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OSSERVAZ. INT. ALLE VIPERE |
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stato portato un’orciuolo di vino a certi mietitori, e posatolo nel campo non molto da quegli lontano, quando vollero mescerlo nelle tazze per berlo, si avveddero, che v’era entrata dentro una Vipera, ed affogatavi: Imperciocchè, dico io, a voler, che quella Vipera potesse entrare in quell’orciuolo, necessario era, che fosse aperto, e se aperto, con quella medesima facilità, con che vi entrò, con la medesima uscire ne avrebbe potuto, in quella guisa appunto, che ho veduto scappar le Vipere più volte da fiaschi di lunghissimo collo, e pieni, e mezzi di vino, ne quali rinchiuse io le avea; Che se pure si fosse dato il caso, che quella Vipera non avesse mai trovata la strada per poterne uscire, non per tanto ne segue, che ella vi dovesse così tosto affogare, perche le Vipere galleggiano qualche tempo su tutti i liquori, mercè di una certa vescica piena d’aria, che anno in corpo non molto dissimile da quella de pesci; Ne giova il replicare, che il vapore del vino può in un momento imbriacarle, e soffocarle, perche avend’io mes-