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vande rannose, di Bagni, e di Unzioni composte con sali, zolfi, vitriuoli, mercurj semplici, precipitati, e solimati, e con altre robe di questa fatta corrosive, e penetranti; perchè esse vagliono infallibilmente ad ammazzare i Pellicelli intanati anco nelle più riposte loro grotterelle, e laberinti della Cute; il che non può mai avvenire col grattarsi, ancorchè si faccian sovente sdruci non piccoli; perchè i Pellicelli son di così dura pelle, che non arrivano così facilmente ad esser offesi, ed anco per la lor minutezza ad esser trovati dall’unghie: Siccome non arrivano ad essere offesi da tanti, e tanti medicamenti interni, che da’ Medici son dati a’ Rognosi per bocca, bisognando sempre, dopo un lungo uso di essi medicamenti interni, ricorrer finalmente per necessità alle unzioni sopraddette se voglion conseguire la total guarigione. E se in pratica spesse volte si vede, che essendosi unto un Rognoso, e sembrando in dieci, o dodici giorni guarito, contuttociò in breve la Rogna suol tornare a rifiorir come prima; non è da maravigliarsene, perchè l’unguento avrà bensì ammazzati i Pellicelli viventi, ma non avrà guaste, e corrotte l’uova, depositate, per così dire, ne’ nidj della Cute, dove elle posson poi nascere, e far ripullulare il male. Per la qual cosa alcuni dopo il vedersi guariti continuano prudentemente per qualche altro giorno di vantaggio le unzioni, il che tanto più facilmente possono eseguire, quanto che le unzioni per la rogna possono manipolarsi gentilissime, e di buon’odore, come appunto è quella fatta con Manteca gialla di fior d’A-