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risse Franco Sacchetti antico Poeta Fiorentino allor che nelle sue Rime si compiacque di dire

Di gran maninconia sarei fuori,
La qual con molta rogna m’ha assalito.

Altri con l’Arabo Avicenna la crederono prodotta dal solo sangue; ed altri dall’Atrabile mescolata con la Pituita salsa

Benchè non so se questi Autor fur giusti,
E se dissero il ver ne’ lor Quaderni.

Imperocchè tra gli Scrittori del nostro presente secolo alcuni con Silvio Delaboe anno poi data la colpa della rogna ad un’acido mordace svaporato dal sangue. Altri col Vanelmonte ad un loro particolare fermento: Altri a’ sali acri, ed irritativi contenuti nella Linfa, o nel Siero, e per diversi canali, e andirivieni del nostro corpo traportati nella Cute. Or tra tante opinioni qual misfatto mai mi sarebbe, se ancor io andassi opinando diversamente da questi dottissimi Vomini? O per ischerzo che si sia, o, pure, com’è più facile, per da vero, Io per ora mi sento inclinato a voler credere, che la Rogna, da’ Latini chiamata scabies, e descritta per un male cutaneo, ed appiccaticcio, non sia altro, che una morsicatura, o rosicatura pruriginosa, e continua fatta nella cute de’ nostri corpi da questi soprammentovati Bacolini: Onde per le minime aperture di essa cute trasudando qualche porzione di Siero, o di Linfa, vengono a farsi le bollicelle acquaiole, dentro le quali, continuando quei Bacolini la solita rosicatura, son forzati gli uomini a grattarsi, e nel grattarsi avan-