Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/77

co, voglia dire potente. Non è lecito dubitare, che ad un Giandone, che questo nome di Vlà non sia proferito con isprezzo dagli abitanti delle Città marittime, ed anche dagl’Isolani, per contracambiare ai Morlacchi, da cui vengono chiamati Bodoli, nome di somma ingiuria, e che non porta significato ingiurioso.1 Da ciò ne siegue, che non è il nome alle volte, che significa veramente obbrobrio, e servitù, ma l’idea, che gli si attacca. La barbarie Ottomana, sotto cui molti Morlacchi vivono, e molti de’ nostri una volta vivevano, non crede di poter ingiuriar più oltre, che quando ad uno di essi arriva a dire Vlasce Morlacco. Ma se i Turchi, che nella Bosnia intendono bene la lingua nostra non ànno cangiato il nome di Vlà, per supposto potente, quando intesero di prenderlo in nome d’ingiuria, è segno, che i vincitori, se anche avviliscono le Nazioni vinte, lasciano loro il proprio Nome. Voglio dire con ciò, che se

  1. Il nome di Bodoli, per quanto io posso rilevare, non trovo, che possa aver analogia con altro, che col verbo bost, che vuol dir pungere. In Illirico si dice Boduli, e questo termine, accentato diversamente, corrisponde al dir in Italiano: Pungono essi? Questa etimologia sembra alquanto strana, e che che io non ne sia persuaso, potrebbe fors’esser vera. Chi sa da quali circostanze ella sia stata da principio accompagnata? Così al giorno di oggi i Soldati Nazionali per tutta la Italia vengono chiamati da certuni, Sboghe. E perchè ciò? Essi si salutano in Illirico, Sbogom, vale a dir Addio. Gl’Italiani, che non intendono il saluto, credono, che la Nazione si chiami Sboga, e perciò volendo nominar i Soldati Nazionali, dicono gli Sbaghe. Ecco da quali leggiere circostanze nasce qualche volta una denominazione, e i posteri poi impazziscono a trovarne l’etimologia.