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che potessero situarsi in un sito più ameno di questo. Chi la osserva dal basso, pare che la sia posta sopra la vetta di un monte, e quando si arriva alla cima, all’improvviso si presenta un bel colpo di occhio di una spaziosa, e dilettevole campagna, su cui stando si gode la veduta del corso della Cettina. Le rovine dimostrano, che questa Città sia stata molto estesa, e convien ella fosse in somma considerazione a’ tempi de’ Romani, giacchè in poca distanza vi sono alcuni avvanzatizj di un Ponte, che passava sopra il Fiume, e le vestigia di una strada, che forse conduceva alla Città stessa. Non si à la consolazione di veder fra queste rovine, che un sotterraneo condotto, di cui la bocca sussiste ancora nel suo stato primiero, che molto addentro internasi nella Città, e comparisce essere stato un ricettacolo per iscolar le acque, o le immondizie. Alcuni basso-rilievi furono quì trovati, non à molto, che dimostrano più tosto di essere maltrattati dalle ingiurie del tempo, che di essere lavorati di gusto cattivo. Molte cose di pregio, a mio credere, si potrebbon trovare scavando. Delle innumerabili Iscrizioni, che quivi si disotterrarono, appena ebbi la sorte di trovar la seguente, mal conservata, e mancante, incassata nelle muraglie di una casa.