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sotterrato, allor quando ei colle proprie mani cavando la terra, lo à messo a netto. Ma doveva egli ancora riflettere, che questaFonte/commento: Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/269 terra potea cader dall’alto, giacchè il tronco era posto in un sito, molto atto a trattenerla. E poi se il tronco dovesse vantar grande antichità, perchè non gli è succeduta qualche incrostazione da tempi così rimoti ai nostri? Io però con tutta modestia venero la opinione del Fortis, come la più comunemente abbracciata. Ma non so comprendere qual utile si possa cavare dal carbon fossile, e dalla terra ampelitica, che suggerisce il Fortis, come cosa proficua al risparmio de’ gran boschi del littorale per la destillazione dell’acqua vite. Da un simil suggerimento dedurebbe taluno, che vi sia per la estensione di qualche miglio di questo carbon fossile. Ella non è così. Avrei sommo rimorso di assicurare così in su due piedi, che il carbon fossile si estendesse più di cento passi Geometrici. Le pareti del Vallone, per cui passa l’acqua di Gipalovo Urilo, sono solamente composte di tanti strati di carbone. Internandosi nel Monte, egli sparisce. Di gran profitto in vero egli è questo ritrovato agli abitanti delle marine per la conservazione degli alberi! Credat Judæus Apella. Ma seguitando a camminare sopra il letto del Torrente Sutina poco all’insu sopra Gipalovo-urilo, si comincia entrare in un Vallone, che si estende per tre miglia in circa, per cui scorre quasi perennemente l’acqua, e deve attraer a se qualunque Storico Naturale, cui porgerebbe occasione di far delle utili osservazioni. I due Monti, che formano questo Vallone sono altissimi, e molto alpestri, ma decorati dagli alberi in modo, che fanno dimenticare buona parte della orridezza, propria della loro situazione. L’acqua di Sutina avanti di metter ca-