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nadia la porzione del suo bottino, ch’era sempre maggiore di quella degli altri, per essere stato egli l’Arambassà, o sia Capo degli Aiduzci. Spesse fiate Socivizca si divideva da’ suoi compagni, ed alle volte per mesi interi non si sapeva di lui. Ciò faceva credere a’ Turchi, che fosse già morto. Ma Socivizca non aspettava altro, che la prospera occasione di massacrarli, e quante volte non si espose esso solo contro due tre, e persino quatro Turchi? Le meraviglie, che di lui si contavano tra’ Turchi parevano incredibili, e si era reso molesto a tal eccesso, che i Turchi stessi supplicavano il Passà di perdonar a questo Uomo, e lasciargli in libertà la famiglia. „ Vuoi tu, dicevano essi al Passà, che si spenga la Fede Maomettana?“ Il Passà però ostinato non dava ascolto alla dicerie altrui, e per la sua ostinazione intanto soffrivano i sudditi suoi di essere massacrati. Era impedito il commercio, e nessuno con libertà poteva eseguire i propri interessi. Ma le molestie di Socivizca

    agli assassini, nullaostante osservano inviolabilmente il digiuno, e non mangiano altro mai, che latticinj, e pesce. I Morlacchi che per mal fondata opinione credono quasi delitto mangiar delle uova di Venerdì, e Sabbato, se ne ridono de’ Calogeri, perchè non mangian polli, mangiando uova, mentre dicono essi, questo è un mangiar i polli in erba, e non mangiarli maturi. I Calogeri di Dragovich specialmente per le buone Trote, che si pescano nella Cettina, mangian quasi sempre pesce, e ciò danno ad intendere di far ad oggetto di mortificarsi col cibo, e per viver più sobrj, e più casti. Ma s’è vero, come vogliono alcuni Fisici, che il pesce sia più tosto atto alla generazione, si può dir col celeberrimo Montesquieu, che i Calogeri nostri operano contro la mente de’ loro Istitutori.