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tissimo libro. Ma per quel, che osservai per isghembo, e’ contiene più rimedj Frateschi, che Morlacchi. In fatti il P. Luca si degnò citar gli autori, da quali à tolto le importanti notizie, e la maggior parte di questi sono Zoccolanti, oltre l’autorità della Baba Ropussa, e delle Fate. Vi è anche qualche rimedio misto, che si può dir Morlacco-Zoccolantico. Io restai molto edificato per non dir scandolezzato, che il nostro Frate sapesse qualche rimedio per i mali Celtici (che i Morlacchi assolutamente non lo sanno, perchè mali simili, non si sono ancora ben disseminati nella Nazione) e certe applicazioni delle noci moscate alle parti vergognose delle Donne per la cura degli effetti Isterici. Per fermar il sangue di naso, insegna di por della carta bianca sotto la lingua. In fatti il rimedio è naturalissimo. Così si narra, che un Medico a Bologna dasse delle pillole di carta agl’Idropici per risanarli. In somma il libraccio del nostro benemerito Medico della Nazione P. Luca è veramente degno ad incartocciar il pepe, & quidquid chartis amicitur ineptis, ed io posso dir, che mi è successo nel leggerne qualche pezzo ciò, che Menzini disse di un altro libro.
. . . . E già ne scappò fuora
Da questo diuretico libraccio:
Un puzzo tal, che il naso appesta ancora.
I Medici approvati dalle Università non sono in gran concetto presso i Morlacchi, e di rado li chiamano dalle Città, da che per buona sorte essi non ne ànno in Villa, come dice il Fortis, ma non so se questa sia la ragione, che vivano anche di più. La ragion poi vera, perchè non chiamano Medici,