Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/210

so. Convocò un’assemblea di gente, mobile alla superstizione, che andò ad ascoltar lo strepito, che di notte succedeva in quella casa, e dimenticandosi del valor Nazionale, prudentemente se ne stette fuori a sentir il romore. E mentre stava ognuno intento, e cheto a udir il prodigio narrato, ecco si dissemina uno strepito per la casa, che pareva dovess’ella cader a terra, ed era ben giusto, che tutti fuggissero, senza neppur volgersi all’indietro per veder, se alcuno l’inseguiva. Bastò questo, perchè i fantastici credessero, che in quel luogo dovessero esservi de’ spiriti. Sì pensò al modo di liberarsene, ed era facile l’indovinarlo. Si eseguirono a puntino le loro domande, e mai più gli spiriti non si fecero sentire. Si dice, che queste apparizioni facciano nascere di frequente i Calogeri, quando alcuni Morlacchi del loro rito muojono, senza lasciar loro qualche benefizio. Il successo già riferito si credette (e fra molti si crede ancora) verissimo insino a tanto, che un Morlacco, meno superstizioso degli altri andò a visitar la casa, ove gli spiriti si aveano dilettato di far tanto fracasso di notte, e trovò, che vi era un bucco vicino alle fondamenta della casa, per cui poteva entrarvi una Persona, senza essere veduta, trovò de’ rimasugli ancora di cordicelle, attaccate a tutto ciò, che potea far romore, e trovò de’ bucchi, per cui potevano passare le cordicelle stesse, che stando di fuori si potea sussurar al di dentro. Ora dimando io, quali Spiriti sono questi? Ma meritano qualche scusa i Morlacchi se abbondano di queste fantastiche opinioni, da che si sa, che si allevano con tali pregiudizj, che Plinio così saggio, com’egli era, non à potuto bandirli dal capo. „Era in Atene, queste sono sue parole, una casa spaziosa, ma in-