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no alle Morlacche con l’educazione, e prevedendo elleno la conseguenza di un adulterio, sono molto attente nel conservar la fedeltà ai proprj Mariti. Se questi poi sieno esenti dalle vicende umane, io non mi sono prefisso di bilanciare.

§. XX.

Gravidanze, parti.

L
E gravidanze, che alle Donne ben educate fanno usare tante circospezioni, e son necessarj mille riguardi, prima che si sgravino, non alterano punto i metodi ordinarj delle Morlacche. Esse faticano, si alzano, si piegano, e saltano anche, se occorre, ugualmente sendo gravide, che non lo essendo, senza un menomo pregiudizio del feto, che portano. La Natura ebbe troppa bontà per esse ad accettuarle di que’ tanti affanni, cui oggi soggiaciano le Donne polite. Questo è per certo ch’ella si adatta a tutti i modi della educazione. Le Morlacche al momento di partorire, o si ajutano scambievolmente l’una con l’altra a raccor il feto, o da per se sole tagliano i ligamenti allo stesso, e dopo il riposo di due giorni, tornano comunemente agli usati lavori. Se vanno a lavorar in molta distanza, mettonsi le culle co’ loro figliuolini in ispalla, e ripostili all’ombra di qualche albero, se pur v’è albero, li allattano, quando credono opportuno. E come poco si curano elleno di sapere il mese, in cui debbano partorire, così succede alle volte, che partoriscano per istrada, ed involto il fanciullo nella cintola, se lo portano con somma disinvoltura a casa, ove lavanlo nell’acqua fredda, o tiepida, secondo le varie costuman-