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Paterno, si crede corrotto da’ vizj stranieri, e porge motivo di mormorare ai Nazionali. Ma quest’antica severità è moderata di molto in alcuni luoghi della Morlacchia. Si vedono i futuri Sposi, e se si piaciono scambievolmente, i rispettivi parenti delle famiglie stabiliscono il contratto. Ma pria di stabilirlo, vi vogliono tutte le formalità ordinarie, consuete a praticarsi in tali incontri, per non degenerare dal costume de’ loro buoni vecchi. Sogliono prendersi esatte informazioni da’ parenti dello Sposo dell’indole della fanciulla, delle doti materne della stessa, cioè s’è Donna di casa, se in abbondanza avea del latte per i proprj figli, ed altre tali cose. In somma nel modo, che taluno cerca di accoppiar degli animali di buona razza, per aver de’ parti di miglior qualità, così sono i Morlacchi nella unione de’ matrimonj. E come credono, che le figlie debbano imitar le Madri, succede, che alle volte per i difetti della Madre non si mariti una figlia di vaglia, e si mariti un’altra, alli cui diffetti suppliscono le doti Materne. Si uniscono dopo un serio esame i parenti, e gli amici dello Sposo futuro, che si chiamano Proszci, ricercatori, e portando seco abbondanti provigioni da mangiare, e bere vanno a casa della fanciulla, dai parenti della quale per naturale legge di Ospitalità vengono accettati, nè si dice la ragione, perchè sieno venuti insino a tanto, che non si finisce a cenare1, e sembra, che vogliano significar con ciò,
- ↑ Non per tutto si usa così. Certi Proszci portano seco da mangiare, e bere; ma appena arrivati alla casa della fanciulla, la dimandano, e se questa viene loro concessa, cenano co’