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ànno merito alcuno, nè s’intraprendono giammai, quando Bacco non vi sopraintenda, o per meglio dire, quando le teste de’ danzanti non sieno ripieniFonte/commento: Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/269 di questa Deità. Vengono chiamate col solo nome di Kolo da ciò, che ordinariamente i danzanti (ed in questi entranvi uomini, e Donne) formano una figura circolare danzando. Se io non fossi stato più volte spettattore di queste rustiche danze, forse crederei al Fortis, ch’esse si fanno al suono di qualche strumento, adoprato da qualche valente nel mestiere, ma ora non sono in istato di asserire una cosa a capriccio. Non può negarsi, che nel tempo istesso, che si danza, non vi sieno molti, e varj stromenti da fiato, questi per altro ànno tanto che fare colla danza, quanto i givochi di forza, o destrezza, che si fanno a parte. Tutto che vi sieno de’ Cantori fuori della danza, nullostante i danzanti, girando lentamente, e tenendosi per mano l’un l’altro, cantano anch’essi, ed è molto comune fra questi una Canzone, che comincia

          Odi u Kolo dusco moja ec.
          
          „ Vieni in cerchio anima mia ec.

Il cerchio, cioè il Kolo cangia forma ad ogni istan-

    que un’arbitraria congettura del Fortis, che i basso rilievi già detti sieno le zuffe de’ varj pretendenti di una fanciulla. Egli però fu mal informato, poichè a Mramor, ed a Cista non vi è stato, come neppur io. Ma tutti quelli, (molti de’ quali potevano decidere) che ànno veduto i sepolcri, ove sono scolpite le suriferite figure, mi dissero, ch’esse vogliono dinotar le Feste Nuzziali, e non altro.