Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/135

te conserva, come alterati certi passi di alcuni Au-

    On boluie v ranamì gliutimì;
    e più sotto
    Uech gnu daie Imoskomu Kadii.
    avrebbon sonato meglio all’orecchio se si scrivevano nel seguente modo,
    On boluie u ranam gliutimi;
    Uech gnu daie Imoskom Kadii.
    ed avrebbevi, secondo il consueto, fatta la sua erudita annotazione. Ma ella sarebbe severità troppo grande il pretendere da esso così minute nozioni del verseggiar Illirico. Sarebbe anche molto il pretendere, ch’e’ possedesse perfettamente la lingua; ed io mi guarderò di condannarlo per aver egli notato, che uxinati significa far merenda, quando veramente voglia dir pranzare. Esso notò pure, che in un verso si dovesse dire Odjelitise separarsi, e non Odjeliti separare, perchè ciò era contrario alla buona sintaffi; e fin quì à egli ragione. Io poi l’avverto, che il Poeta non averà mai detto Odjeliti, e che un tal errore è del copista. Per non guastar poi la misura del verso decassilabo, ch’è questo
    Odieliti nikako ne mogla
    e per parlar nell’istesso tempo colla buona sintassi, il Poeta senza dir Odielitise, come gli insegna il Fortis, potea dir
    Odjelitse nikako ne mogla,
    Come probabilmente avrà detto, e così si ottiene e la sintassi