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„ odierai il tuo nemico “ 1. Io non so, se da quì poi sia nato quel proverbio: Koss ne osveti, onse ne posveti. „ Chi non si vendica, non si santifica. “ Il Fortis facendo secondo il suo solito il Maestro di Lingua Illirica dice, che osveta significa egualmente vendetta, e santificazione. E’ sarebbe ben degno di essere molto compatito, se avesse citato l’autore, da cui copiò una così bella erudizione.2 Ma probabilmente errarono tutti, e due senza accorgersene. Osveta in Illirico significa vendetta, e Posveta santificazione. Nella parola, che dinota santificazione vi è l’aggiunta di una lettera, che alle volte mette delle differenze notabili in qualunque lingua.

A Monte-nero, ed in tutta l’Albania, per quanto sentesi, sogliono essere le inimicizie più fiere, che fra’ nostri Morlacchi. Esse passano colà da Padre in figlio, e le Madri non mancano di mostrar sovente ai proprj pargoletti le camicie insanguinate de’ Ge-

    to di superstizione. Io mi persuado, che basterebbe un uomo ragionevole per far veder loro, quanto è vano, che un morto pretenda di essere vendicato, e per questa parte sarebbono superflui tutti i missionarj del mondo, che il Fortis non crede bastanti ad isradicare lo spirito vendicativo, imedesimato nell’animo de’ Morlacchi. Essi sono vendicativi a maggior segno, ma sono anche atti a divenir ragionevoli, quando però la vendetta non fosse maggiore di tutte le ragioni, che potessero opporsigli, voglio dire, quando non fossero talmente acciecati dalla vendetta, che di essa non trovassero piacer maggiore.

  1. Odio habebis inimicum tuum. Matth. cap. 5. v. 43
  2. Vedi la Dissertazione dell’Abate Clemente Grubissich in Originem, & Historiam Alphabetti Slavonici ec. pag. 64 presso Gio: Battista Pasquali l’anno 1766.