Pagina:Osservazioni alle Ricerche sul progetto di una strada di ferro da Milano a Venezia colle relative risposte.djvu/2

194
que avesse fatto nota di qualche pensiero su questo importante oggetto a darne comunicazione al sig. Compilatore dell’anzidetto scritto periodico. Le presenti considerazioni sulla materia in quistione corrispondono a tale invito.
Chi scrive non intende seguire il precennato articolo in tutti i suoi dettaglj, ma consegnare soltanto nel presente delle osservazioni generali su quegli principj che formano nel primo la base al ragionamento, e sulle principali conseguenze derivate dai medesimi.
Osservazione 1. Al paragrafo 3.° si stabilisce, che il massimo trasporto di persone e di merci si otterrà più sicuramente e prontamente passando nei luoghi ove le persone e le merci si trovano già raccolte in maggior copia, o possono più facilmente raccogliersi. Questa è una verità, ma non è intiera. Il massimo trasporto sarà inoltrato e particolarmente ottenuto 1.° dalla maggior possibile velocità e per conseguenza mediante la linea la più corta; 2.° dalla maggior possibile diminuzione della mercede di trasporto, e per conseguenza da quella delle spese dell’impresa. Ambedue queste cause principali, che devono essere considerate come i cardini dell’opera, agiranno come il più efficace allettamento all’affluenza dei passaggieri e delle merci.

Risposta. Supposto vero che nella linea delle 6 città la distanza tra i punti estremi, cioè Milano e Venezia, si accresce di 2 miglia sopra 134 miglia astratte; ossia di 1 ½ per 100; la differenza però potrebbe fors’anche rimanere elisa nel pratico adattamento della linea ferrata agli accidenti del terreno, come sembra dover risultare dalle modificazioni che si sono introdotte nell’ultima carta litografica distribuita ai soscrittori. In ogni modo si diminuisce enormemente la distanza tra i detti punti estremi e i punti intermedj o fra tutti i punti intermedj. Cosicché la massa dei movimenti ne viene incomparabilmente accelerata.