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quella che passerebbe per Brescia, Verona, Vicenza e Padova, si potrebbe pur anche riguardare come non attendibile un divario dieci volte maggiore, se quest’ultima linea non presentasse delle difficoltà di terreno, le quali richiederebbero non solo un fortissimo aumento di spese, ma ben anche delle deviazioni dalla retta da concedersi alle medesime difficoltà. L’impresa in questione offre appunto un evidente vantaggio in confronto con altre simili, poiché la pianura lombarda ne facilita particolarmente l’esecuzione con una proporzionata diminuzione di spese. Perchè dunque abbandonare questo sommo vantaggio, per incontrare degl’impedimenti ed esuberanti sagrifizj pecuniarj?
La spesa accessoria, che esigono i tre tronchi laterali, non formerebbe vero aumento di sborso, ma dovrà riguardarsi come una speculazione a parte, che porterebbe pure dei redditi accessorj.

Risp. Se gli uomini dell’arte sentenzieranno che la linea delle città sia impossibile ad eseguirsi, ogni questione è sciolta. Se poi ella è possibile: allora si mettano in conto comparativo le spese delle due linee rivali. La linea delle città certamente ha i suoi svantaggi; alcune alture, un terreno più ondulato, le convalli dei fiumi già più pronunciate e quindi la necessità di solcare i dossi interposti e far qui o là riempiture e viadotti. Ma la linea delle campagne ha i suoi svantaggi anch’essa, la minor sodezza del fondo, la maggior lontananza dei buoni materiali, e soprattutto la gravosa necessità di un terrapieno generale che sia superiore alle arginature dei fiumi i quali scorrono a fior di pianura; ciò richiederà in luoghi acquosi e bassi un immenso smovimento di terra, che già da alcuni fu calcolato all’enorme ammonto di 13 milioni di metri cubi. Questi svantaggi accompagnano tutta quanta la linea delle campagne; mentre quelli dell’altra linea non si presentano che a lontani intervalli.

Prescindendo poi dalle opere, la linea delle città presenta vantaggi considerevoli.

1.° Riunisce in sé l’ introito tanto della linea delle città quanto dei bracci accessorj di Brescia, Verona, Vicenza e Padova, senza riunire in sé l’intero dispendio di costruzione. Il risparmio dei bracci riduce la somma dei lavori da 174 miglia astratte a 136 o almeno a 151. Ciò risparmia parecchi milioni, per trovare i quali bisognerebbe un interesse e un dividendo,