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in abissinia 1867-1868 27


La landa deserta che dalla riva del mare si stende sino a Komélu non poteva offrire alcuna difficoltà: e due file di pietre, che tracciavano la linea più breve tra l’accampamento sulla spiaggia ed il piede delle montagne, furono sufficienti al bisogno.

Ma oltre Komélu le cose si presentarono subito ben diverse; ivi incomincia la valle per la quale si doveva salire sull’altipiano: e quella valle, lunga 100 chilometri circa e sempre angusta, si restringe in taluni punti sino a non lasciare più di cinque o sei metri tra le due pareti che si innalzano a picco; i zappatori furono costretti ad aprire passaggi per mezzo di mine, ad incanalare rigagnoli, a fare rialzi di sostegno, a sciogliere, in una parola, tutti i problemi che può offrire la costruzione di una strada.

La stretta di Suru, che gli Inglesi avevano battezzata col nome di scala del diavolo (devil’s staircase) è stupenda dal lato pittoresco, ed ha bellezze selvagge veramente imponenti: le poche tende piantate qua e là dove lo spazio ed il terreno lo permettevano, i fuochi delle cucine, il suono stridulo delle trombe, stranamente ripercosso dalle roccie, e finalmente gli stessi pionieri indiani coi loro bizzarri abbigliamenti, aggiungevano a quelle bellezze un qualcosa di fantastico che le faceva maggiormente spiccare.

Superata quella valle, e giunti a Senafe, gli zappatori poterono dire di avere assicurata la parte più difficile del compito loro, poichè ivi cominciavano quegli altipiani, leggermente ondulati, pochissimo coltivati, e quasi privi d’alberi, che non dovevano presentare ostacoli alla marcia.

Ma non sempre la direzione della marcia poteva coincidere con quella degli altipiani; talvolta gli altipiani stessi scomparivano ad un tratto per far luogo ad una semplice cresta fiancheggiata da profondi burroni: e gli zappatori, costretti a tracciar la strada nelle valli laterali, ebbero nuove occasioni di dar prova d’alacrità e di valentia nell’arte.

In tal modo i cannoni Armstrong poterono essere trainati da cavalli fino ad Antalo, ossia a 300 chilometri dal mare: da quel punto, vista la necessità di far presto, il progetto della strada rotabile fu messo da parte; i cannoni furono caricati sugli elefanti1, ed i



  1. Al trasporto dei quattro cannoni Armstrong da 12 e dei due mortai da 8 pollici erano destinati 23 elefanti: ed il carico medio di ciascun elefante era calcolato di 8 quintali circa compreso il basto.