Pagina:Osio - La spedizione inglese in Abissinia, Roma, Carlo Voghera, 1887.pdf/13


in abissinia 1867-1868 11


III.

Forza e composizione del corpo di spedizione.
Truppe indiane. — Campfollowers.

Dopo la scelta della strada, la prima questione che si presentava era quella della forza e composizione del corpo di spedizione.

Facendo largo assegnamento sulla immensa superiorità delle truppe, e non calcolando per nulla le tante difficoltà che si sarebbero potute incontrare, proposero alcuni di affidare l’impresa contro re Teodoro ad una colonna volante di due o tre mila uomini, la quale, senza seguito d’artiglierie e provvisioni, e vivendo solo di ciò che avrebbe dato il paese, si portasse celeremente a Magdalà, liberasse i prigionieri, e facesse ritorno con essi alla costa.

Ma tale proposta fu subito giudicata non abbastanza seria: se si pensa infatti alle mille incognite che presentava la spedizione, se si considerano i pericoli che potevano derivare dallo stesso stato d’anarchia in cui si trovava il paese, se si riflette che la distanza dal mare a Magdalà è di circa 600 chilometri, riesce assai facile persuadersi che le truppe destinate ad agire contro re Teodoro non potevano avanzarsi senza essere protette alle spalle da distaccamenti stabiliti lungo la strada, ed incaricati sia di provvedere alla sicurezza delle comunicazioni, sia di spingere innanzi le provvisioni.

Si decise dunque che la cifra dei combattenti fosse di 14000, ripartiti nel seguente modo:

4 reggimenti di fanteria inglese (1 battaglione a 10 compagnie)

10 reggimenti di fanteria indiana (1 battaglione a 8 compagnie)

2 squadroni di cavalleria inglese (Dragoon Guards)

4 reggimenti di cavalleria indiana

1 batteria di cannoni Armstrong da 12

id. di mortai da 8 pollici

id. da montagna da 7 (acciaio rigati)