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Oggi alle 2 dopo mezzogiorno abbiamo avuto sino a 35 gradi centigradi di calore.

9 gennaio. — Siamo avvertiti sin dal mattino che il generale in capo ci riceverà quest’oggi verso le 4, e che ci inviterà poi ad accompagnarlo a bordo della fregata egiziana per far visita al Pascià governatore di Massaua, e quindi a bordo del bastimento ospedale il Golden-Fleece.

Verso le 4 ci presentiamo infatti alla tenda di S. E.; pochi minuti dopo montiamo a cavallo per avviarci col seguito verso la spiaggia.

Giunti alla riva del mare, troviamo un reggimento di pionieri indiani (il 23° Punjab) che lavora alla banchina tra le due gettate. Quegli uomini alla vista del generale si mettono a gridare come indemoniati quasi eccitandosi l’uno l’altro a chi lavori di più: uno di essi prende un paniere pieno di terra e lo presenta al generale perchè lo vuoti egli stesso. S. E. vi acconsente tra gli applausi selvaggi dei soldati!

Lasciamo i cavalli alla spiaggia e ci imbarchiamo per recarci alla fregata egiziana. Il Pascià riceve il generale cogli onori dovuti, e ci fa tutti entrare in un elegante salotto sotto coperta: un capitano inglese e un segretario del Pascià fanno il servizio d’interpreti. Subito dopo le presentazioni vengono portate delle pipe e dei sigari, e si serve il caffè. In capo ad una mezz’ora circa di conversazione, rallegrata dai suoni quasi barbari di una banda militare di bordo, il generale si licenzia e passiamo a bordo del Golden-Fleece.

Questo trasporto mercantile fu ridotto a spedale espressamente per la spedizione e può ricoverare fino a 200 e più ammalati. — I letti per truppa sono distribuiti tra due ponti, e gli ufficiali sono ricoverati due a due in larghe cabine appositamente adattate.

Sono egualmente disposti ad ospedale per le truppe inglesi gli altri due bastimenti Mauritius e Queen of the South.