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del nome del traduttore” 1. L’epoca alla quale codesta traduzione deve forse risalire è compresa fra gli anni 1694 e 1716, nel primo dei quali troviamo il Cantacuzino in relazione epistolare col generale Marsigli; nel secondo il povero Stolnic perdeva miseramente la vita, strangolato a Costantinopoli insieme col figliuolo Ștefan-Vodă caduto in disgrazia della Sublime e sospettosa Porta Ottomana. Per quanto però mi sia adoperato a tutt’uomo per aver nelle mani codesto trattatello, non mi è riuscito non solo di rinvenirne alcun esemplare, ma neppure alcuna notizia bibliografica, dalla quale risulti pubblicata innanzi il 1834. La diligentissima Bibliografia românească vechie di I. Bianu e Nerva Hodoș non ne fa infatti menzione e solo il Iarcu 2 la registra sotto l’anno 1834 col titolo di: „Către cel ce le quali erano destinate unicamente a tener cura di codeste figure; a studiare l’uso che occorreva di farne, e presentarle al pubblico, secondo le occasioni, per gli adeguati avvertimenti al popolo.

(Op. cit., pp. 5-6 del vol. IV dell’ed. napoletana del 1836). ἔπρεπε νὰ ἐργάζωνται εἰς ὅλον τὸν χρόνον· ἡ μεταχείρησις αὐτῶν τῶν συμβόλων ἀνεφέρετο εἰς τὸν δρόμον τοῦ Ἡλίου, εἰς τὴν διάταξιν τῶν [p. 30] ἑορτῶν ὅλου τοῦ χρόνου, καὶ εἰς τὰς κοινὰς ἐργασίας, ὁπου ἔπρεπε νὰ γένοσι· τούτου ἔνεκεν ἐδιώρισε καὶ μίαν τάξιν ἀνθρώπων νὰ φροντίζωσι μόνον διὰ αὐτὰ τὰ ἀγάλματα, καὶ νὰ σπουδάζωσι τὴν μεταχείρησιν τούτων, εἰς τὸ νὰ τὰ καλλωπίζωσι δηλαδὴ, καὶ νὰ τὰ παραστήνωσιν εἰς τὸ κοινὸν ἠμφιεσμένα κατὰ τὰς αἰτίας, ὁπου ἔπρεπε νὰ διδάξωσι τὸν λαόν.

(Op. cit., pp. 25-30)

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  1. Cfr. Iorga, Isl. lit. rom. In sec. al XVIII-lea, II, 412. Fra i ms. greci trovati nella Biblioteca del Seminario Yeniamin del Monastero di Socola, Constantin Erbiceanu registra in un lungo articolo (Manuscriptele Scoalei Grecesli aflale in Biblioteca Seminariului Veniamin din M-rea Socola) pubblicato in Revista Teologica, III (1885), p. 179, No. LXXIV, le traduzioni in greco moderno di due opere del Segneri: un panegirico dei monaci al tribunale dei laici ed una predica di Venerdì Santo tanto lunga da sembrare piuttosto un trattato. Eccone i titoli:α´— Λόγος πανηγυρικός τοῦ Παῦλοθ Σεγνέρι Ἰησουίτου. ἤτοι Ἀπολογία τῶν μοναχῶν εἰς κριτήριον τῶν κοσμικῶν, μεταγλωττισθεῖς ἀπὸ τὸ Ἰταλικὸν παρηλλαγμένος ὅμωε ἐν πολλοῖς διὰ προσθήκης καὶ ἀφαιρέσεώς τινων. β´— Ὁ παρών λόγος τοῦ Παύλου Σίγνερι Ἰησουΐτου, ἤτοι τῇ μεγάλῃ πααρασκεβῇ εἰς τὰ σωτήρια πάθη, μετεγλωττίσθη ἐκ τῆς Ἰταλικῆς φονῆς ἐν Πατάβιῳ.
  2. D. Iarcu, Aliatele bibliografice romàne, Burniresti, Impr. Slaluhii, 1865.