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italiano del Levante, tal Dona Pepano, favorito di Șerban-Vodă Cantacuzino e che aveva frequenti relazioni con Venezia, sì da risiedervi spesso per lunghi periodi di tempo; fu dal Voda incaricato di restaurare la Chiesa episcopale della Curtea de Argeș1 . Un altro italiano-levantino: Giovanni Pesena-Levino, risiedeva a Brâncoveni, dove seppellì tutta la famiglia falciatagli da una pestilenza, e tutto fa supporre fosse un operaio, o un architetto al servizio del Voda.

Inoltre, allo stesso modo, come alla corte di questo Principe (Brâncoveanu) amante delle lettere e delle arti troviamo il Segretario Anton Maria Del Chiaro ed il medico Jacopo Pilarino, poteronvi essere anche altri italiani, dei quali ignoriamo l’esistenza, come p. es. giardinieri ed altri operai di minor conto. Il Del Chiaro infatti ammirava i giardini del Bràncoveanu,,assai belli, in forma quadrata, e disegnati secondo il buon gusto italiano"2 , era innamorato del Monastero di S. Giorgio (Manastirea Sf. Gheorghe) ,,fatto a guisa di un Claustro de’ nostri Religiosi"3 ed ammirava nella Chiesa de’ Francescani di Târgoviște un’imagine di S. Francesco, dipinta da un rumeno che aveva imparato l’arte a Venezia4.

    Mânăstirea-De-în-Deal” e dirigendoci quindi verso „isnafurile cupeților țărigredeni, genoveaților și venețiaților.” [ „...come facemmo altra volta anche noi a Târgoviște, con le sante croci e le assai venerate icone”, uscendo „per la Porta dei Cacciatori di Dealu” e dirigendoci „alla volta del Santo Monastero di Dealu” per poi passare accanto „alla corporazioni dei mercanti costantinopolitani, genovesi e veneziani| Cfr. Buletinul Comisiunii Monumentelor Istorice, III (1910) p. 66.

  1. [Cfr. Gr. Tocilescu, Biserica episcopală a Mânăstirii Curtea-de-Argeș, ecc., p. 32; N. Iorga, Operile lui Constantin Stolnicul Cantacuzino, București, 1901, p. XXXVII.|
  2. Ecco il brano per intero: „Questo giardino, a dire il vero, è assai bello, in forma quadrata, e disegnato secondo il buon gusto italiano; nel mezzo del quale il Principe Constantino Brancovani fece edificare una bella Loggia (pridvor), per desinarvi e riposarvi dopo desinare, nel tempo di State, alle fraganze di varj fiori a spalliera intorno ordinati.” Op. cit., pp. 12 — 13.
  3. Op. cit., p. 13.
  4. Op. cit., pp. 41— 42: „I Valachi sono dotati di ottima indole, e capacissimi di fare una buona riuscita, in tutte le professioni alle quali si applicano; ogni qualvolta sieno ammaestrati. Mi ricordo di aver veduto un giovine servitor della Casa Cantacuzena, il quale avevo così bene imparato e disegnar con la penna, che i disegni da lui fatti parevano stampati in rame. Un altro ancora, (fratello di un Mercante noto qui in Venezia ad alcuni di quelli che negoziano con li Mer-